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Giotto e il suo tempo

Cecco Bonanotte, la Creazione.

Cecco Bonanotte, la Creazione.

​Tutti conoscono Giotto: gli affreschi di Assisi e di Padova, la celebre “O”, la mosca dipinta sul naso della Madonna di Cimabue… Un’aneddotica che rivela la penetrazione popolare di un artista rivoluzionario e quasi leggendario. Eppure Giotto è un pittore misterioso e sfuggente, anche per gli specialisti. In occasione della mostra in programma a partire dal 2 settembre a Milano, in Palazzo Reale, dedica all’inventore della pittura occidentale lo speciale del numero in edicola da martedì 1 settembre.
Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, nel suo editoriale introduce i lettori all’innovazione portata da Giotto sul binario del Vero e con l’intuizione figurativa di un Cristo che è per la prima volta “pienamente” uomo. Lo storico dell’arte Timothy Verdon affronta la portata europea della pittura di Giotto, che dona alla storia sacra fisicità ed emotività sconosciute, consentendo alla teologia di rispecchiarsi nella vita. Franco Cardini offre invece uno squarcio della Firenze al massimo del suo splendore, in cui si sovrappongono i passi di Giotto e di Dante, ma sulla quale incombe il lungo inverno che farà sprofondare tutto il continente in una notte di guerre e carestie. Pietro Petraroia, curatore della mostra milanese, racconta della capacità del pittore di diffondere il suo linguaggio in tutta Italia, da Milano a Napoli, grazie anche a una bottega perfettamente organizzata in cui lavorano i migliori artisti della penisola. Apre una finestra sulle nuove prospettive della ricerca Andrea De Marchi, tra i principali studiosi della pittura del Trecento. Chiude lo speciale un articolo di Elena Pontiggia che, con un salto di sette secoli, racconta l’importanza di Giotto per i pittori, a partire da Carrà, che negli anni Venti lavorarono a un’arte stupefatta e senza tempo.
La sezione Arti&Itinerari si apre con un servizio di Paolo Simoncelli alla ricerca dello spirito di Antonio Ligabue proprio nel silenzio di quei luoghi, le rive del Po, che la sua pennellata tragica trasformò in un teatro di belve. Giovanni Gazzaneo ci porta invece a Vinci, tra le sculture realizzate da Cecco Bonanotte per il battistero dove fu battezzato Leonardo. Elena Molinari traccia un percorso tra storia e cultura per le strade di Filadelfia, la città americana che aspetta papa Francesco per l’Incontro mondiale delle Famiglie. La magia e il mistero delle città sante dell’Etiopia, da Lalibela ad Axum a Gondar, è infine raccontata da Marina Montesano.