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Tre santi per il Novecento

Carlo d’Asburgo, Edith Stein, Madre Teresa: in controcorrente al secolo

​Tragico, terribile, ferocissimo XX secolo. E, nonostante l’autorevole parere di Eric Hobsbawm, tutt’altro che “secolo breve”. Al contrario. Se, proprio seguendo il suo suggerimento, lo facciamo iniziare dal 1914, è facile rendersi conto come alla luce di quel che è accaduto nell’ultimo quarto di secolo non possiamo considerarlo terminato con gli anni ’90 e il crollo del sistema sovietico. Quel che avviene in tutto il mondo, a cominciare dal Vicino e dal Medio Oriente, è una conseguenza diretta della “guerra dei Trent’Anni” 1914-1945 e, in particolare, della “cattiva pace” di Versailles.Il ventre che ha partorito questo mostro è ancora gravido: il globo dominato dalle lobby multinazionali. La danza macabra messa in moto dalla corsa al conflitto del 1914 e resa più crudele dalle scelte miopi ed egoistiche dei vincitori del 1918 non ha ancora concluso la sua spietata sarabanda. Ci scopriamo allora in cerca di modelli che ci aiutino a risalire la china, a uscire dal baratro. «Beati i popoli che non hanno bisogno di eroi» ha detto una volta Bertolt Brecht, perdendo l’ennesima occasione di stare zitto. Perché di eroi, vale a dire di esempi, c’è sempre bisogno. I santi sono coloro che hanno vissuto e praticato in grado eroico le virtù cristiane. Nel Novecento vi sono stati alcuni, uomini e donne, che hanno trovato nel Cristo il sostegno per una proposta d’amore e per una testimonianza d’intensa carità spinta fino al sacrificio di se stessi.Dinanzi a questi tre eroi cristiani, Carlo d’Asburgo, Edith Stein, Madre Teresa, torna ancora una volta alla mente la domanda paolina: «Dov’è, o morte, la tua vittoria?»......

di Franco Cardini