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Zec, un contemporaneo in dialogo con i maestri

A Roma, nella chiesa del Gesù, dove rinascimento e barocco si incontrano, è stata collocata una pala d’altare dell’artista bosniaco

Deposizione (2014), olio su tela. Roma, chiesa del Gesù

Deposizione (2014), olio su tela. Roma, chiesa del Gesù

​L'opera di un grande artista contemporaneo collocata in una delle più belle chiese del tardo Cinquecento è già di per sé un evento. Se poi l’opera viene accolta nella chiesa del Gesù a Roma e benedetta da papa Francesco, in occasione del secondo centenario della ricostituzione della Compagnia di Gesù, l’evento assume i contorni della straordinarietà. La pala – una grande Deposizione dipinta su tela dal bosniaco Safet Zec, realizzata per l’altare della cappella della Passione – è stata benedetta il 27 settembre da papa Francesco, durante la celebrazione per il bicentenario. «Il percorso compiuto per la realizzazione della nuova pala è stato lungo e non facile – dice padre Daniele Libanori, rettore della chiesa del Gesù –. Si è trattato di superare le riserve riguardanti l’opportunità di collocare un’opera d’arte contemporanea in un contesto storicizzato, e poi di individuare, attraverso un concorso internazionale, un artista che potesse e volesse accettare l’inevitabile sfida del confronto con l’antico e rispondesse ai rigorosi criteri degli Uffici preposti alle autorizzazioni. La sfida era impegnativa, per molti versi rischiosa, ma anche stimolante. L’opera non doveva rispondere a un obiettivo celebrativo, quanto piuttosto esprimere lo spirito che anima la Compagnia di Gesù e la volontà di servizio che essa vuole attuare dovunque sia inviata a portare il Vangelo». E Zec ha raccolto la sfida nel modo migliore......

di Giovanni Gazzaneo