Luoghi dell' Infinito > Le parole del dialogo

Le parole del dialogo

​«Non possiamo invocare Dio come Padre di tutti gli uomini, se ci rifiutiamo di comportarci da fratelli verso alcuni tra gli uomini che sono creati a immagine di Dio». Sono parole della Nostra aetate, uno dei documenti del Concilio Vaticano II. Oggi il dialogo tra le religioni abramitiche appare sempre più necessario quanto impervio: solo prendendo coscienza delle vicende storiche, delle differenze, reciprocità, difficoltà può procedere. Dalla Bibbia al Corano, alle parole del dialogo nei testi sacri è dedicato lo speciale del numero di Luoghi dell’Infinito che apre, come un augurio e un auspicio, il nuovo anno (in edicola da martedì 3 gennaio).
L’editoriale del cardinale Gianfranco Ravasi spinge a individuare spazi condivisi tra chi cerca la Verità, individuando le tracce di una nuova teologia, ricca e variegata, impegnata a definirne i sostegni e i limiti. Il rabbino Giuseppe Laras, presidente emerito dell’Assemblea Rabbinica Italiana, osserva come le difficoltà del dialogo, in qualche modo, siano intrinseca alla storia stessa dell’Alleanza, con le parole di Dio spesso travisate dall’uomo. Enzo Bianchi, priore di Bose, da sempre attento ai temi dell’ecumenismo, muove dall’essere stesso di Gesù come un “uomo del dialogo”. Ogni incontro con lui è recupero integrale dell’uomo in virtù della sua capacità di instaurare una relazione. Sul fronte musulmano Yahya Pallavicini, vicepresidente della Comunità Religiosa Islamica Italiana, osserva come nel Corano si faccia riferimento all’importanza di custodire ogni luogo – moschea, chiesa o sinagoga – dove si celebri il nome di Dio: dialogo è innanzitutto difesa reciproche, a partire dalle differenze. Franco Cardini, infine, traccia una mappa storica e geografica dei luoghi dell’incontro (ma talvolta anche dello scontro) nelle terre di Abramo, dove non sono pochi i santuari condivisi dalle fedi monoteiste.
La sezione Arti&Itinerari si apre con un servizio di Leonardo Servadio in Valle d’Aosta, mostrando come sotto le vette alpine si stenda un mirabile paesaggio culturale e spirituale. Elena Pontiggia, a partire da una mostra in corso a Bergamo, racconta la rinascenza inquieta di Lorenzo Lotto. Giovanni Gazzaneo e Leonardo Servadio firmano a quattro mani un’intervista inedita a Luigi Caccia Dominioni, grande architetto da poco scomparso e tra i più attenti costruttori di chiese del Novecento. Lorenzo Rosoli, infine, racconta la tradizione dei Canti della Stella in area bresciana, tra Valsabbia e Alto Garda, un tempo diffusi in tutte le Alpi.