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Terra amata

​Tutti abbiamo un luogo del cuore. Un particolare punto sulla faccia della terra, non importa se sia nobile o banale, epico o quotidiano. Luoghi diversi, per un legame di appartenenza a volte indecifrabile, un richiamo che va oltre la bellezza, le comodità, la familiarità... Città che rivelano i volti più veri della vita, anche quelli più difficili da accettare. Territori in cui riconosciamo radici profonde. Mete conosciute, mete desiderate, che ci proiettano nel futuro. Nel numero in edicola con Avvenire da martedì 6 luglio “Luoghi dell’Infinito” racconta l’amore per la terra attraverso lo sguardo di scrittori, poeti, intellettuali, fotografi. A partire dalle pagine del Vangelo, che racconta Cristo assetato di orizzonti in quel piccolo pezzetto di terra che è Israele.  Sono due gli editoriali che aprono la rivista, entrambi raccontano l’incontro d’amore con una terra. Per il poeta Guido Oldani è la Bassa lombarda e la difficile intersezione tra campagna e metropoli, per Timothy Verdon la passione per Venezia, Firenze e Roma, dove studente di storia dell’arte matura la sua vocazione di sacerdote che tesserà il dialogo tra arte e fede. Il primo a essere innamorato della terra in cui è nato e vive è Gesù: di questo amore traccia un profilo il biblista Ermes Ronchi, descrivendo i luoghi prediletti dal Messia. Lo scrittore Ferdinando Camon ricorda il suo passato di ufficiale degli alpini e l’esperienza di salita del Monte Pelmo, quasi una gita nell’aldilà. Alessandro Zaccuri condivide la magia di Lerici e del suo golfo, luogo del cuore insieme a tanti letterati e poeti. L’antropologo Franco La Cecla che racconta il fascino contraddittorio della sua Palermo. La terra amata di Antonia Arslan, è una terra avvolta nel dolore: il Nagorno-Karabakh. A lei la scrittrice di origini armene dedica una canto elegiaco. Eraldo Affinati ci porta in Messico, tra memorie di grandi scrittori, devozioni ancestrali e autobus americanos. Andrea Milanesi si sofferma sul rapporto tra musica e terre amate dai grandi compositori romantici e novecenteschi.  Nella sezione arti & itinerari, Giovanni Gazzaneo racconta la pittura di Nicola Samorì, protagonista di una grande personale a Bologna; Norberto Villa e Carmelo Grasso presentano l’installazione dello spagnolo Not Vital nella palladiana basilica di San Giorgio a Venezia; Antonio Paolucci ci introduce alla mostra dantesca a Forlì; il rettore del santuario di Oropa racconta il rito secolare dell’incoronazione della Vergine al tempo della pandemia.