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Anteprima degli articoli all’interno della rivista Luoghi dell’Infinito.
Da Cioran a Sloterdijk, da Illich a Augé, le due ruote sono una passione non troppo nascosta capace di far volare il pensiero
di Simone Paliaga
Le salite e le discese della Lunigiana, la fatica, un guasto, un ricordo d’infanzia. Andare in bici è sentirsi una freccia scoccata nel vento, a volte senza nemmeno un bersaglio
di Alessandro Deho'
Ogni anno, la prima domenica di ottobre, torna la manifestazione rigorosamente riservata alle biciclette d'epoca. È la corsa che non si vince, si vive.
di Alberto Caprotti
L’artista è intervenuto sui muri della cripta del santuario della Madonna della Guardia a Tortona: «Nel grande sisma della storia prendersi cura è tutto ciò che possiamo fare»
di Alessandro Beltrami
La Via Appia è più di un’impresa ingegneristica o di una conquista: racconta un’idea di mondo Oggi il suo percorso è un palinsesto di memoria e bellezza
di Antonio Musarra
Percorsa da san Paolo, sede di basiliche, catacombe e antiche diocesi, la Via Appia è cosparsa delle memorie dei primi secoli del cristianesimo, la cui presenza fu determinante nel definirne l’aspetto
di Vincenzo Fiocchi Nicolai
Il lungo tratto pugliese della principale variante dell’Appia, dove l’archeologia si mescola al romanico e il paesaggio alla grande poesia latina.
di Francesco Marzella
Tra basiliche paleocristiane, casoni di pescatori e isole monastiche, la città (antica sede di un patriarcato) racconta una storia fatta di pazienza e luce riflessa
di Alessandro Beltrami
Il Cantico delle Creature compie 800 anni Un testo paradossale, sgorgato da un corpo ferito che nell’essenza si riconosce fratello dell’universo
di Davide Rondoni
La sua pittura fuori dagli schemi, in mostra a Roma, appare in sintonia con le correnti più innovative della Controriforma, tra pauperismo francescano e sensibilità evangelica oratoriana
di Alessandro Zuccari
Seicentomila metri quadrati di verde, alberi e fiori La sua storia e il suo aspetto testimoniano anche la fede del fondatore, Giuseppe Carlo
di Andrea Galli
Adamo aveva dato a ogni cosa il suo nome: unico, irripetibile e perduto. Nella poesia affiora la memoria di quel luogo e l’affetto per la sua mancanza E nel desiderio di curare giardini: non importa se di una reggia o in un vaso sul balcone
di Giovanni Cesare Pagazzi
opere di Davide Maria Coltro