Uomo, matematico creatore

di Maria A. Crippa

Dagli agri romani all’architettura del Novecento, nell’ordinare lo spazio attorno a sé la civiltà occidentale ha sempre ricercato moduli spaziali razionali

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Tra tutti i saperi elaborati nel corso dei secoli per abitare la terra con agio e serenità, la geometria sembra essere stata quella più stabile fino a tempi molto vicini a noi. Essa è da sempre indispensabile termine di riferimento nel disegno e nella costruzione delle architetture, delle città e dei paesaggi agricoli e urbani; la troviamo in tutte le culture e in tutti i tempi nei gesti degli uomini e nella struttura e nel decoro di oggetti d’uso quotidiano. Gli scienziati se ne servono per dar ragione dell’ordine spazio-temporale del cosmo e per quello delle sue particelle infinitesimali.

Non è possibile parlare della realtà, darne attestazione in immagini convincenti, senza far uso di strumentazione geometrica. La collaborazione tra matematica e geometria, in passato occasione di scoperte in molti campi, ha consentito in tempi recenti la paradossale coincidenza, in natura, di imprevedibilità con regolarità, di caos con ordine, di frammentazione con equilibrio e bellezza.

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