Aversa miniatore di presepi

di Giovanni Gazzaneo

Erede della grande tradizione napoletana, l’artista crea microcosmi in terracotta

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Il respiro della terra. L’opera di Marcello Aversa è tutta in quel respiro. Nel dare sostanza e vita a ciò che prima non era. Forma a un informe pugno di argilla.

Artigiano e insieme artista, umile come è umile la materia che plasma perché il dio che si è fatto bambino possa tornare a farsi immagine e storia e luogo. Aversa prosegue la grande tradizione del presepe che vede in San Francesco, quasi otto secoli fa, l’iniziatore in quel di greccio. E riaffiora il racconto di tommaso da celano: «Francesco, quando voleva nominare Cristo Gesù, infervorato di amore celeste lo chiamava il bambino di betlemme, e quel nome, betlemme, lo pronunciava riempiendosi la bocca di voce e ancor più di tenero affetto, producendo un suono come belato di pecora. 

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