Ragioni e ingiustizie del cuore l’eros sulla tela e in poesia

di Elena Pontiggia

Nella storia dell’arte l’estasi mistica e la passione umana costruiscono un intreccio indissolubile. L’amore è "affare da artisti e da poeti”: che infatti tornano a parlarne, dopo decenni di sterile razionalismo

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Diceva manzoni che, in letteratura, si parla di amore «facendo un calcolo moderato, seicento volte di più di quello che sia necessario alla conservazione della nostra riverita specie». ma anche nell’arte accade qualcosa di simile. l’amore è, per esempio, uno dei temi più ricorrenti nel rinascimento, sia perché la riflessione filosofica sull’eros era diffusa nel clima neoplatonico del quattro-cinquecento, sia perché, più prosaicamente, c’era l’abitudine di commissionare per i matrimoni un quadro ispirato a quel soggetto.

L’amore è una faccenda per i poeti. I filosofi in questi anni – a parigi lo scorso anno, a modena nei mesi scorsi – si sono riuniti dopo secoli di razionalismo moderno e postmoderno a discutere su cosa sia amare e quanto conti l’amore nella conoscenza. siamo alla fine di un’epoca lunga e convulsa che ha preteso di fare della ragione e della razionalità un esercizio al riparo dal moto dell’affectus, separato della volontà che si muove a partire dalle emozioni.

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