Il ciclo delle città abbandonate è un percorso circolare dove realtà, fantasia e simbolo si nutrono a vicenda. una mia ricerca che se ora sconfina ai limiti dell’immaginazione, per molti anni ha fatto riferimento a città reali, come Milano o alcune città del sud italia. Soggetti che progressivamente andavo spogliando dei simboli riconoscibili per diventare un impasto di pittura diverso, più denso e scomposto, fatto di un miscuglio di disegno, luce e riferimenti tradizionali in cui il corpo dell’architettura e la carne viva di chi la abita si componevano insieme per dar forma dipinta a quella che chiamiamo oggi metropoli globale.
Un lavoro che si è mosso in parallelo ad altri artisti e fotografi, soprattutto italiani, che hanno sentito il bisogno di tornare alla città come per rintracciare quelle matrici e quelle forme che esprimessero al meglio la trasformazione in corso.
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