editoriale 175

di Piero Gheddo

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​La giornata mondiale della gioventù di Rio suscita in me il ricordo della prima riunione dei vescovi latinoamericani nella città carioca nel 1955, dal 25 luglio al 4 agosto. Si gettavano allora le basi per il consiglio episcopale latinoamericano (celam), organismo voluto da Pio XII e che oggi ha sede a Medellín, in Colombia. Quel primo incontro venne organizzato dal giovane vescovo ausiliare di Rio, monsignor Hélder Câmara. Pio XII, nel messaggio ai vescovi per approvare il celam, scriveva di aver voluto la sua fondazione perché «le chiese latinoamericane sono la speranza della chiesa universale».

Un’espressione forte e profetica, allora, e poi ripresa da Giovanni Paolo II. nella gmg di Rio la profezia di Pio XII si realizza. Papa Francesco è l’immagine simbolica di questa realizzazione, perché viene da una chiesa fondata dai missionari, cinquecento anni fa al tempo della scoperta e della colonizzazione, e porta alle comunità cristiane della vecchia europa una ventata di rinnovamento evangelico.

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