Il Vangelo dell'altro mondo

di Ulderico Bernardi

Dai primi missionari francescani e domenicani tra gli indios ai religiosi giunti al seguito degli emigranti italiani: così il cristianesimo si è radicato in America Latina

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Ttutto comincia con il secondo viaggio di Cristoforo Colombo verso le americhe, nel 1493, quando a bordo aveva una ventina di francescani diretti all’isola di Hispaniola, attualmente divisa tra Repubblica Dominicana e Haiti. La diffusione del cristianesimo lungo le sponde continentali del sudamerica si rafforzerà con l’arrivo di quindici giovani domenicani nel 1510, cui seguiranno altri religiosi spagnoli «ad accipienda loca et conventus ad predicandum verbum dei».

Questa prima evangelizzazione degli indigeni comporterà il martirio di gran parte dei frati. I maltrattamenti dei nativi da parte dei conquistadores finiranno per far identificare i predicatori del vangelo di cristo con gli schiavisti razziatori. Anche se la prima denuncia dell’inumano sfruttamento degli indios si deve al domenicano Antonio Montesino, che nel settembre del 1511 pronunciò a hispaniola un sermone di fuoco contro gli abusi e le prepotenze sulle popolazioni locali. Come farà in seguito il suo più famoso confratello Bartolomeo de Las Casas.

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