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di Giovanni Gazzaneo

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L’autentica bellezza schiude il cuore umano alla nostalgia, al desiderio profondo di conoscere, di amare, di andare verso l’altro, verso l’oltre da sé. se accettiamo che la bellezza ci tocchi intimamente, ci ferisca, ci apra gli occhi, allora riscopriamo la gioia della visione, della capacità di cogliere il senso profondo del nostro esistere, il mistero di cui siamo parte e da cui possiamo attingere la pienezza, la felicità, la passione dell’impegno quotidiano».

Benedetto xvi invitava gli artisti riuniti il 21 novembre 2009 nella cappella sistina a riempirsi gli occhi di bellezza, per abitare il mistero e aprire nuovi orizzonti a cuore e mente. la bellezza porta alla contemplazione e insieme al cammino: la stella che brillava nei cieli e negli occhi dei magi, guida per i loro passi fino ai piedi del bambino gesù; l’annuncio delle donne, che spinge pietro e giovanni a correre verso il sepolcro vuoto: le parole non potevano bastare, ardevano dal desiderio di vedere.

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