Brilla nei deserti la scintilla del sacro

di Andrea Semplici

Dal Sahara al Gobi, nel silenzio la traccia di quel “qualcosa” che affratella gli uomini

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Il silenzio mi ha condotto nei deserti della dancalia, una terra estrema ai confini fra etiopia ed eritrea. Un deserto diverso da qualunque altro. un deserto di lava e sale. se non sei un geologo o un antropologo della solitudine non ci sono vere ragioni per andare fin là. Ma un giorno in eritrea, sulle coste del mar rosso, spuntò dal nulla un pastore.

Aveva un bastone appoggiato sulle spalle, un pugnale ricurvo nella cintura e uno stecchino fra i denti. Ci guardammo obliquamente. eravamo a un passo uno dall’altro, rimanemmo lì per quasi un’ora. senza dirci nulla. Le sue capre erano pazienti e fra quei ciottoli di lava c’erano ciuffi d’erba. Si accucciò sui talloni. io mi sedetti. restammo in silenzio. Forse sembravamo due perfetti imbecilli. e io come posso raccontarvelo? In questo incontro muto avvertii un senso di amicizia che non avevo ancora mai provato.

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