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Il dossier del mese
Quando si contempla una cattedrale romanica o gotica si è subito attratti e incuriositi, e a volte anche spaventati, da doccioni, protomi, cornici, architravi scolpiti per rappresentare il male. Ciò soprattutto in forma di animali che dall’alto sembrano lanciarsi verso di noi con atteggiamenti di ferocia, di aggressione, di attacco. I capitelli di Autun o le grondaie di Chartres con una forza straordinaria narrano a chi visita la cattedrale la presenza del male, che assume forme e immagini diverse, ma sempre in atteggiamento di voler colpire, divorare, assalire il credente. Nella Parusia scolpita nella lunetta del portale sud della chiesa di San Pietro a Corrèze in Francia vi sono addirittura due registri di animali feroci a rappresentare il male: leoni antropofagi, bestie a sette teste e cinghiali.
Dal paradiso terrestre all’Apocalisse: quando il male si insinua nel rapporto tra Dio e l’uomo, fino alla “guerra del cielo”
di Anna Maria Cànopi
Nell’iconografia cristiana il serpente dell’Eden ha spesso la faccia femminile. Mentre nella lotta con san Michele e con san Giorgio il drago si colora di tratti fiabeschi
di Elena Pontiggia
Dai Germani agli Aztechi, dai Greci ai Cinesi: il drago e il serpente ricorrono in tutte le culture, sempre ambigui, sempre sospesi tra Bene e Male
di Franco Cardini
Da Harry Potter a Millennium, nella letteratura tra XX e XXI secolo il drago non è più solo l’altro, il nemico, ma fa parte della psicologia dell’eroe
di Alessandro Zaccuri
A Venezia per la prima volta il padiglione della Santa Sede, promosso dal Pontificio Consiglio della Cultura. Tre artisti invitati a confrontarsi sulla Genesi
di Gianfranco Ravasi
Costruita dagli italiani, l’ormai disastrata carrozzabile che da Addis Abeba porta in Somalia oggi è il crocevia dei drammi e delle speranze del più antico Stato africano
di Alessandro Gandolfi
di Enzo Bianchi
di Anna Maria Cànopi