Sulle strade dell’Etiopia

di Alessandro Gandolfi

Costruita dagli italiani, l’ormai disastrata carrozzabile che da Addis Abeba porta in Somalia oggi è il crocevia dei drammi e delle speranze del più antico Stato africano

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​Il cammino ha inizio quando la luce benedice la strada. all’alba, a bahar dar, la chiesa di san giorgio è circondata da fantasmi velati di bianco. sono decine, pregano silenziosi accanto agli alberi, rivolti verso il luogo sacro. «pregano affinché vengano esauditi i loro desideri», spiega tesfu gesese, 27 anni. «In fondo a che serve parlare di sogni, se non li puoi realizzare... meglio pregare».

Tesfu guida una piccola imbarcazione chiamata yekatit, accompagna i turisti in visita ai monasteri sulle isole del lago tana, nel cuore dell’etiopia settentrionale, quella più intrisa di cristianesimo ortodosso. A fianco del timone, tra una foto della pop star locale teddy afro e una del leader meles zenawi, deceduto improvvisamente il 20 agosto 2012, trovano spazio due santini. «E' a loro che racconto i miei sogni, sono gli unici che li possono esaudire».

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