Piccole tracce, sì. ma che testimoniano, tra i tanti interessi culturali, soprattutto per la storia, anche una certa predilezione per l’arte. uno sguardo, quello di angelo giuseppe roncalli, rivolto soprattutto agli esempi più significativi della biblia pauperum, composta da tanti autori di diversa levatura, ma intenzionati a educare alla fede; e consapevole di una bellezza espressa lungo venti secoli di cristianesimo, attraverso affreschi, pitture, mosaici, arazzi, sculture, soluzioni architettoniche.
Attratto dai tesori artistici e dai monumentali edifici della sua bergamo, sin da giovane seminarista il futuro papa imparò anche a leggerli, sostando – nelle passeggiate tra le viuzze della città alta – innanzi a quel gioiello in piazza del duomo che è il battistero del xiv secolo disegnato da giovanni da campione, del quale lo colpivano all’esterno – nelle nicchie dei pilastri – le figure simboliche delle virtù teologali e cardinali mai dimenticate: fede, speranza, carità, fortezza, giustizia, prudenza, temperanza, alle quali si aggiunge la virtù della pazienza.
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