St. Paul, la capitale senza gente

di Antonia Arslan

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​Aerei camminamenti fra gli edifici contro il terribile freddo invernale, una solitudine quasi assoluta, scarsi pedoni frettolosi: st. paul appare come una città segreta, misteriosamente indifferente. Capitale del minnesota, lo “stato dei diecimila laghi”, è oggi molto meno conosciuta della sua gemella minneapolis, costruita sull’altra sponda del mississippi, il grande fiume che scende maestoso verso gli stati del sud, ma che nasce nel grande nord, ai confini con il canada.

Nella città bassa abitavo in una delle antiche fabbriche ottocentesche trasformate in piccoli appartamenti. un ballatoio interno correva lungo l’intero edificio di sette piani, affacciato su una rigogliosa serra e coperto in alto da una spessa vetrata. al pianterreno c’erano distributori di cibi e bevande, e una volta alla settimana un caffè mattutino con croissant, per essere più difesi dal gelo esterno, che poteva scendere fino a quaranta gradi sottozero.

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