L'arte non può essere qualunque cosa, ma può essere ovunque. anche sotto i nostri piedi. la storia del mosaico si intreccia con questa intuizione. la bellezza si contempla non solo alzando lo sguardo, ma anche abbassandolo sulla terra che calpestiamo. così può diventare stella cometa per i nostri passi e fare del pavimento un giardino di pietra del nostro abitare. è questa una bellezza umile e meravigliosa, che si offre nelle case e nel tempio, compagna del nostro quotidiano e della festa, del lavoro e della liturgia. una bellezza solida, che viene in soccorso all’antico bisogno di elevarci dalla nuda terra, una sorta di fondamento a sostegno del nostro abitare.
La risposta alle umane necessità – attraverso la trasformazione degli elementi naturali con la realizzazione di strumenti, oggetti, spazi – si accompagna fin dall’origine alla domanda di senso sul nostro stare al mondo. l’utile non è mai semplice soddisfazione di un bisogno. un oltre ci interroga per il solo fatto che noi esistiamo e abitiamo il mondo, a partire dal riconoscimento che tutto è dono e che la conoscenza nasce dalla meraviglia.
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