Canto te, infinito albero

di Roberto Mussapi

Poeti di ogni tempo sono stati affascinati da radici e fronde, capaci di legare terra e cielo

Immagine articolo
Lente zoom immagine

​L’albero, anzi, l’albero, è all’origine della vita dell’uomo. Specifico dell’uomo perché la vita in assoluto, dopo le sue manifestazioni luminose e inaccessibili nel cosmo, si manifesta sul pianeta nell’acqua, come narrarono subito i miti, le religioni e i poeti, e come scoprirà, dopo millenni, la scienza. quando l’abitante del pianeta diviene infine uomo, l’albero, simbolico e religioso, è inscindibile dalla sua storia: collega la terra al cielo, le sue radici attingono al fondo misterioso e generante della terra, le sue fronde comunicano con lo spazio aereo del cielo abitato dal divino.

L’albero accompagna l’esperienza dell’uomo sulla terra, sin dalle origini: è un albero, un tronco allora vivente, quello da cui ulisse ricava il letto suo e della moglie penelope, a significare che la loro unione matrimoniale non è casuale o effimera ma sacra, originaria.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Abbonati a Luoghi dell’Infinito per continuare a leggere

La rivista è disponibile in formato cartaceo e digitale

Abbonati alla rivista

Sei già registrato? Accedi

Immagine articolo

Mondo CEI