Le periferie italiane: è una buona notizia quella di cui si è fatto generoso fautore il senatore a vita, il grande renzo piano. ha deciso di devolvere il suo stipendio di parlamentare a giovani architetti perché possano studiare soluzioni appropriate ai problemi delle periferie. e ha scelto, tra coloro che avevano partecipato al bando, un gruppo di agguerriti giovani.
Perché le periferie sono un problema? e lo sono dappertutto, dalle banlieue parigine fino alle siedlung (quartieri residenziali) berlinesi, dagli enormi quartieri costruiti in polonia e ungheria durante la dominazione di mosca e nelle immense lande periferiche delle città cinesi, sorte in maniera spietata a imitazione dei quartieri popolari sovietici. La risposta è che nell’idea stessa di periferia c’era il germe del disastro. le periferie nascono con i sogni utopici degli architetti tra le due guerre mondiali, sono cullati da personaggi di altissima levatura come le corbusier e viaggiano alla stessa velocità sia nel mondo capitalista, con gli enormi project (urbanizzazioni) a new york come a chicago, sia nell’europa occidentale e orientale.
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