Mi legano a paolo vi vincoli di profonda venerazione, attinta da giovanni xxiii, da me coltivata con crescente trasporto, mai attenuatasi con il trascorrere del tempo e la riconsiderazione di eventi, che toccano i destini della chiesa e dell’umanità. era infatti grande la stima così come incondizionata la fiducia di angelo roncalli verso giovanni battista montini, sin dalla sua promozione a sostituto della segreteria di stato, avvenuta il 13 dicembre 1937.
Quando il 1° novembre 1954 la notizia della nomina di montini ad arcivescovo giunse ai cardinali e agli arcivescovi presidenti delle regioni conciliari italiane riuniti a pompei, roncalli esternò subito i suoi sentimenti: stupore, prima di tutto, per l’inatteso evento, mentre egli immaginava più probabile la creazione cardinalizia di montini con la nomina a segretario di stato; felicitazioni per milano, cui era destinato un degno successore del cardinal schuster; e quindi anche dispiacere, perché in segreteria di stato veniva meno un incomparabile operatore.
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