Il canto regale del pane

di Roberto Mussapi

Dal greco Omero a Derek Walcott, i poeti hanno esaltato il senso di profonda condivisione insito nel cibo

Immagine articolo
Lente zoom immagine

La scena dell’odissea con cui si apre questa piccola antologia esprime pienamente, potentemente il senso del cibo a livello archetipico, il suo inscindibile legame con la vita dell’uomo. nutrimento, necessità primaria, innanzitutto. ma anche simbolo di comunione: il simposio di platone, cristo che siede a tavola con i discepoli e spezza il pane da condividere, la felicità leggera, giovanile, con cui moltiplica il pane e i pesci alla festa nuziale.

Il cibo è nutrimento non solo del corpo. per questo chi ne abusa ne perde il significato, e dante lo confina senza esitazione nell’inferno. non fraintendiamo: alighieri segue la logica (anche teologica) del poema, il che non significa che il goloso sia un peccatore infernale. Ma certo è un uomo che ha perso una percezione equilibrata della realtà, come il suo opposto, l’anoressico. L’amore per il cibo è amore per la vita: l’anoressia inizia con un rifiuto di una cosa, che adombra, e purtroppo spesso poi manifesta, un rifiuto più generale, se non assoluto. Una malattia che esige non solo cure, ma profonda affettività verso la vittima che si allontana, per cause misteriose, dalla vita.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Abbonati a Luoghi dell’Infinito per continuare a leggere

La rivista è disponibile in formato cartaceo e digitale

Abbonati alla rivista

Sei già registrato? Accedi

Immagine articolo

Mondo CEI