Se dicessimo che il museo dell’opera del duomo di firenze è la più grande “cava” di tesori dell’arte italiana, non useremmo una semplice metafora. La realtà espositiva, che il 29 ottobre ha inaugurato la sua nuova sede dopo tre anni di lavori, possiede la maggiore concentrazione di scultura monumentale fiorentina al mondo: statue e rilievi medievali e rinascimentali in marmo, bronzo e argento di Arnolfo di Cambio, Andrea Pisano, Lorenzo Ghiberti, Donatello, Luca della Robbia, Michelangelo e altri grandi maestri.
Fondato nel 1891, il museo dell’opera del duomo ospita nella sua collezione le opere che furono realizzate per gli esterni e gli interni del battistero di san giovanni, la cattedrale di santa Maria del fiore, il campanile di Giotto. La missione particolare del museo infatti è stata fin dalla nascita quella di presentare in modo adeguato le opere realizzate per questi edifici. Solo ora però questi lavori possono essere goduti a pieno. La nuova struttura dispone infatti di venticinque sale, alcune delle quali di dimensioni gigantesche, lunghe da venti a quasi quaranta metri e con soffitti che vanno da sei a diciotto metri. queste inusuali dimensioni non sono un lusso ma, come vedremo, una necessità.
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