A vinci la chiesa di Santa Croce custodisce un antico fonte battesimale in pietra. Qui Leonardo è stato battezzato nel 1452, come testimonia la registrazione del nonno ser Antonio, notaio, incisa su pietra: «Nacque un mio nipote figlio di ser Pietro mio figliolo a dì 15 d’aprile in sabato a ore 3 di notte ebbe nome Leonardo battezzolo prete Pietro di Bartolomeo da Vinci».
Nel battistero in stile neorinascimentale cecco bonanotte ha collocato la storia della salvezza, opere in bronzo che raffigurano episodi dell’antico e del nuovo testamento e ci introducono al mistero del male e alla grazia della redenzione.
Scrive don Renato Bellini, parroco e committente dell’opera, affiancato da antonio paolucci, direttore dei musei vaticani: «l’immagine di gesù battezzato nel giordano propone contemporaneamente il significato dell’acqua, la situazione di peccato, il desiderio di conversione, la possibilità di una vita nuova. Da qui la scelta degli episodi cardine dell’incontro fra Dio e l’uomo, per mezzo dei quali l’uomo e la sua storia acquistano significato e finalità.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Abbonati a Luoghi dell’Infinito per continuare a leggere
La rivista è disponibile in formato cartaceo e digitale
Abbonati alla rivistaSei già registrato? Accedi