Cosmogonie, trama di analogie

di Franco Cardini

Ogni cultura ha prodotto miti sulla Creazione. Ma i punti di contatto sono più grandi delle differenze

Immagine articolo
Lente zoom immagine

Secondo aristotele, il cosmo è eterno. nulla ha un principio, nulla una fine. la ragione naturale umana non può indagare queste realtà: e comunque la filosofia – la scienza di chi ama il sapere – per sua natura se ne disinteressa.

Dopo la rivoluzione di Socrate, e del resto già con la filosofia dei sofisti, il cosmo e la natura hanno cessato di apparire al sapiente come oggetto d’interesse. Sono i “presocratici” che si occupano del mondo che li circonda. Socrate, e Platone con lui, e Aristotele dietro di lui, s’interessano dell’uomo: e la natura, quel che lo circonda, ridiventa interessante solo come iperuranio abitato dagli dèi ma inattingibile, o come materia di cui l’essere umano, come ogni altro essere, è costituito.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Abbonati a Luoghi dell’Infinito per continuare a leggere

La rivista è disponibile in formato cartaceo e digitale

Abbonati alla rivista

Sei già registrato? Accedi

Immagine articolo

Mondo CEI