Il Paradiso ritrovato di Schumann è una grande orchestra

di Andrea Milanesi

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E' sogno e poesia, incubo e dramma l’oratorio das paradies und die peri di robert schumann (1810-1856). Storia di redenzione e purificazione, si tratta di una partitura di grande impatto emotivo e forte temperie romantica, ultimata nel 1843 ed eseguita a lipsia sotto la direzione dell’autore, con enorme successo. Ma la sua creazione coincide con i primi sintomi della malattia che avrebbe poi portato il compositore alla morte prematura in un ospedale psichiatrico.

Il libretto in lingua tedesca, approntato dal musicista e da Emil Flechsig, è tratto dal poema epico in inglese Lalla Rookh di Thomas Moore, a sua volta ispirato a racconti della mitologia persiana dove si narrano le vicende della peri, creatura angelica che, allontanata dal paradiso, ne tenta in ogni modo la riconquista, cercando di riscattarsi offrendo in dono ciò che è più caro al cielo. dopo aver raccolto l’ultima goccia di sangue di un giovane combattente morto per l’indipendenza del suo popolo e l’estremo alito di vita di una fanciulla che si è sacrificata per il suo innamorato ammalato di peste, vi riuscirà soltanto portando in pegno le lacrime di un violento bandito che si commuove e si pente di fronte alla purezza e all’innocenza di un bimbo inginocchiato in preghiera.

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