Le colonne dell’universo

di Franco Cardini

Piedi in terra e testa in cielo, l’albero è simbolo mitico universale: dalle saghe nordiche all’Asia di Marco Polo

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Tra tutti i simboli usati nei sistemi mitico-religiosi per indicare valori intensi e profondi, l’albero è uno dei più importanti e comuni. data la sua si può dire onnipresenza, esso può essere annoverato tra tutti quelli che ben rappresentano la categoria solitamente denominata “universale”: ciò anche data la generale diffusione di essenze vegetali (arbusti, cespugli, piante e così via) che in qualche modo all’albero possono venire associate tipologicamente e che, nei millenni, hanno consentito l’impiantarsi attorno a loro di miti o di leggende che per più versi richiamano all’essere umano e ai suoi rapporti con la natura, e che sovente giungono allo scambio metamorfico, indice di un’occulta “fratellanza” tra alberi ed esseri umani.

E' il complesso mitologico ricreato da John R.R. Tolkien che, nella sua celebre saga-capolavoro il signore degli anelli ha saputo genialmente reinterpretare un archetipo profondo con il suo personaggio di Barbalbero e i suoi simili, gli “ent”, giganteschi uomini-albero la funzione dei quali è l’essere “pastori di alberi”, guardiani e custodi di una natura amica degli esseri buoni e avversa alle forze oscure del male.

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