Il desiderio di partire, il sogno di una terra promessa, il ritorno alla patria, la caccia al tesoro, l’ascesa del monte o la discesa negli inferi, la ricerca di se stessi, sono grandi archetipi diffusi nelle letterature e nell’arte di tutti i tempi. L’uomo è provocato da impulsi interni e da occasioni esterne a chiedersi da dove viene, dove sta andando, perché è qui. e poiché nella nostra finitezza abita un desiderio infinito, siamo connotati dall’istinto dello spingerci oltre.
“Oltre. In viaggio con cercatori, fuggitivi, pellegrini” è il titolo della nuova mostra in corso a illegio, piccola pieve delle montagne carniche. Un racconto dei viaggi dell’anima verso i luoghi dell’infinito con 45 dipinti suddivisi in cinque sezioni tematiche, provenienti da trenta collezioni pubbliche e private italiane ed europee. le opere, scelte in un arco temporale di cinquecento anni (si va dalla tempera su tavola di Mariotto di Nardo con le storie di san nicola, del primo ventennio del quattrocento, a la barca di caronte di José Benlliure y gil, datata 1919), riconducono a quattro fonti principali – la mitologia greca e latina, la bibbia, la letteratura cristiana medievale, la divina commedia – e immergono il visitatore in percorsi, cammini, naufragi e ricerche avventurose, esodi e fughe.
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