La fede nella rivoluzione

di Luigi Geninazzi

La voce di Wojtyla ha guidato la storia della nazione dall’epopea degli scioperi di Danzica agli anni Duemila

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C'è un luogo a Cracovia che negli ultimi anni è diventato un punto d’attrazione per coloro che visitano la capitale culturale della polonia. Non è un monumento o un’opera d’arte. E' una finestra che i polacchi chiamano okno papieskie, la finestra del Papa. 

Si trova in via Franciszkanka, al primo piano del palazzo che ospita la curia arcivescovile, dov’era solito affacciarsi san giovanni paolo ii per dialogare e scherzare con i giovani ogni volta che compiva un viaggio pastorale nella sua patria. Era un incontro del tutto informale, un gesto semplice e spontaneo che accomunava il papa polacco e la sua gente al termine di giornate esaltanti e impegnative. C’era un clima di festa, c’era un popolo che vibrava all’unisono con il suo pastore. 
Non per una commozione effimera, ma in forza di un sentire comune, una coscienza profonda di quel che si è e si vuole. Un popolo che ha cambiato la storia.

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