Giro di un mondo chiamato Trasimeno

di Federico Geremei

Lago senza affluenti naturali nel cuore d’Italia è uno specchio di storia, arte e spiritualità

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Facciamo come il perugino, attivo nell’entroterra e sulle sponde del trasimeno tra quattrocento e cinquecento. o, meglio, come ogni pittore rinascimentale: iniziamo dalle dimensioni. Le proporzioni, i colori e i tratti – immanenti e già “nel quadro” – arrivano in seguito. 

Qualche misura, dunque: è il lago italiano più esteso a sud del po, il quarto del belpaese, lo specchio del Garda è il doppio, quello d’iseo la metà. Niente passerelle d’artista su segmenti flottanti ma un primo grand tour lungo le rive che ne srotolano il profilo tondeggiante, una linea che inganna: non c’è nessuna caldera a testimoniare magma sopito sotto la superficie.

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