Quando voglio comprendere la storia d’italia – scrisse oltre mezzo secolo fa il grande storico dell’antichità arnaldo momigliano – prendo un treno e vado a ravenna». «qui – proseguiva – tra la tomba di teodorico e quella di dante, nella rassicurante vicinanza del miglior manoscritto di aristofane e in quella assai meno rassicurante del miglior ritratto dell’imperatrice teodora, posso iniziare a capire cosa realmente è stata la storia italiana».
La traccia delle dominazioni straniere che si sono succedute, la memoria del passato imperiale e pagano e al tempo stesso la forza predominante della tradizione cristiana e cattolica: tutti elementi determinanti della storia d’italia, che ravenna riassume e reca impressi nelle pietre e nei monumenti con un’evidenza e un’intensità che la rendono del tutto unica e singolare.
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