Modigliani Morandi. Cantare le cose comuni

di Elena Pontiggia

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Due mostre in corso in italia in questi mesi (una a Mantova, a palazzo Te, dedicata a Morandi, l’altra a Genova, a palazzo Ducale, dedicata a Modigliani) presentano due artisti lontanissimi tra loro. Modigliani, figura maudite secondo una certa leggenda, vive a parigi tra alcol e assenzio e scompare a 35 anni. Morandi esce poche volte da Bologna e chiude gli occhi a 74 anni, dopo una vita regolarissima, tanto da essere soprannominato il “monaco di via fondazza” (la via dove abitava). Modigliani ha amori travolgenti e tragici: quando nel gennaio 1920 si spegne, la sua compagna Jeanne Hébuterne, incinta di otto mesi, si toglie la vita gettandosi da una finestra della casa dei genitori. Morandi invece non si sposa mai, non ha avventure romantiche e vive quietamente, circondato dall’affetto devoto delle tre sorelle nubili.

Anche le loro opere non potrebbero essere più diverse. eppure, nonostante la distanza che li separa, affrontano in modo paradossalmente vicino due temi ugualmente cruciali: l’oggetto e la figura. e mostrano che nella vita non c’è niente di comune, tanto meno le cose comuni.

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