Un velo di gioia nel colore

di Timothy Verdon

Da “ancilla Domini” a “porta del Cielo” viaggio tra le figure della Vergine nell’arte

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Da due millenni la cultura cristiana è innamorata di maria, la donna che, all’angelo che la invitava a diventare madre di dio, rispose: «ecce ancilla domini», «ecco la serva del signore». nella poesia come nel canto e nell’arte, nel pensiero teologico come nella prassi devozionale, la chiesa non solo ha meditato su questa giovane, specchiandosi in lei, ma ha fatto del suo esempio e delle sue parole un cammino per arrivare al figlio.

Antonello da Messina, nella sua annunciata, mettendo la vergine a un solo passo dallo spettatore sembra dirci chiaramente: «ecco la serva del signore – ecco una donna libera, capace di donarsi, colma di gioia, aperta alla vita». il pittore siciliano la immagina con gli zigomi alti e gli occhi a mandorla delle donne del mediterraneo meridionale, con uno sguardo pieno di consapevolezza e un sottile sorriso che le sfiora appena le labbra, dotando il volto di una luminosità che evoca una luce interiore. quella luce che, nel medesimo istante e proprio attraverso lei, entra nel mondo.

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