In campo santi giovanni e paolo, a venezia, ci sono tre monumenti di grande interesse: l’omonima basilica domenicana, chiesa di stato della repubblica fino al 1797; la statua equestre a bartolomeo colleoni, opera di andrea del verrocchio; la scuola grande di san marco, con la sua stupefacente facciata del xv secolo, il solenne portego delle dieci colonne, la fastosa sala capitolare, il ciclo pittorico marciano della cappella, il ciclo pittorico alessandrino della sala dell’albergo. E' un luogo costruito come esplicitamente bello perché destinato a custodire la mitografia di venezia nella sua ascendenza marciana (predestinatio, translatio, apparitio del santo protettore).
Effettuando io stesso frequentemente il servizio di accoglienza dei numerosi visitatori che giungono da noi, sento il disagio, e persino qualcosa in più, degli astanti durante la presentazione del nostro monumento: esso incanta certamente per la sua grandezza esteriormente estetica ma il suo spirito non è colto dai più, affidato com’è all’iconografia teologico-dottrinale delle virtù teologali e delle virtù cardinali, dei santi martiri, degli uccelli mistici, delle norme morali, di san marco sospitator, degli angeli custodi della gloria, della cura dell’anima, della cura del corpo, di cristo porta della salvezza.
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