Ezra Pound. Il doge americano

di Alessandro Rivali

Il poeta dei “Cantos” è il vero cantore moderno di Venezia. Qui visse, qui morì e qui è sepolto

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​Nella laguna di venezia la piccola isola di san michele è un’oasi di silenzio. E' a una sola fermata di vaporetto dalla città, davanti alle fondamenta nuove, ma tra i suoi cipressi si entra in un’altra dimensione, senza la colorata calca dei turisti o le voci sincopate dei navigatori degli smartphone. San michele è il cimitero della città, ordinato e decadente: oltre le sue alte mura in terracotta si trovano diverse tombe di personaggi celebri, da stravinskij a helenio herrera.

La zona più suggestiva è forse quella evangelica: la vegetazione prevale sulla memoria, ci sono marmi spezzati, iscrizioni mangiate dal tempo e molto abbandono. Qui riposa ezra pound (1885-1972), il poeta che a venezia dedicò alcuni dei passi più ispirati della sua opera. Non è facile trovare la sua tomba, le indicazioni non aiutano, l’erba è piuttosto alta. Poi, sul terreno, vicino a una pianta d’alloro, d’improvviso si scoprono due semplici lapidi in marmo. Una per il poeta dei cantos, l’altra per la violinista americana olga rudge (1895-1996), la compagna più amata che gli diede la figlia mary.

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