Genova. Il porto dei poeti

di Roberto Mussapi

Il suo porto ha allargato il mondo: per Campana è “anima vivente delle cose”

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L’hanno ferita a morte, spezzando una sua via, sospesa, la capitale delle rotte ma anche dell’aria, viadotti, tramonti. un crollo, un asse che cede e poi morte. la città è amputata, il suo mito persiste, più vivo che mai. genova è la città degli approdi e delle partenze: della continuità della vita oltre la morte. Dino campana vi arrivò al tramonto. genova gli si impresse indelebilmente, per sempre. così lo spirito di colombo aveva segnato walt whitman, il grande poeta americano che dai suoi spazi oltreatlantico guardava al genovese come padre fondatore dell’america.

Canti orfici, il meraviglioso e piccolo libro di dino campana, si conclude con una citazione da whitman, il poeta dell’anima del mondo, dell’oceano, delle energie: nella lingua originale americana alcuni versi di significato orfico, in cui si allude al sangue di un ragazzo sacrificato.

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