Il rapporto di leonardo con la lingua fu sempre problematico, tanto che italo calvino, nel brano delle lezione americane dedicato all’esattezza, parla di una “battaglia con la lingua” condotta dal nostro non all’inseguimento di un testo definitivo, ma in vista di un adeguamento continuo al divenire interminabile dell’oggetto, il che obbligava la lingua a un’apertura infinita per adeguarla all’evoluzione infinita della realtà.
Ma pure nella sua costitutiva approssimazione e nella sua distanza dall’eleganza letteraria, la scrittura di leonardo, come affermano fabio frosini e carlo vecce, costituisce il «più significativo esempio di comunicazione scientifica e intellettuale prima di galileo. di più: questa testualità “in movimento”, non chiusa ma aperta, in grado di seguire la realtà in trasformazione mutando continuamente se stessa, può essere considerata una delle “invenzioni” più efficaci di leonardo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Abbonati a Luoghi dell’Infinito per continuare a leggere
La rivista è disponibile in formato cartaceo e digitale
Abbonati alla rivistaSei già registrato? Accedi