Ha forse venti anni leonardo quando, per i monaci di san bartolomeo a monte oliveto, dipinge l’annunciazione (immagine alle pagine 16-17) oggi custodita agli uffizi. è un giovane artista, agli inizi della carriera, che esplicitamente dichiara i suoi debiti nei confronti del maestro andrea del verrocchio. li dichiara a tal punto da riprodurre, nel leggio accanto al quale la vergine riceve l’annuncio, la forma e le decorazioni del sepolcro bronzeo di piero de’ medici in san lorenzo, capolavoro del verrocchio all’inizio degli anni settanta del xv secolo.
Ma se ci fermiamo di fronte al prato sul quale plana il volo dell’angelo, ci accorgeremo di avere di fronte ai nostri occhi una natura percorsa da fremente energia. quei fiori e quelle erbe hanno la vitalità di piante carnivore. qui, in questa opera precocissima, è già presente il leonardo studioso dei fenomeni naturali, attento a percepire e a dare immagine al respiro di quella gran macchina vivente che è per lui il mondo. mentre nel paesaggio sullo sfondo (una prospettiva di montagne, una città, un golfo di mare), un paesaggio che diresti fatto di aria e di luce, c’è già un anticipo di quelli che saranno i fondali della vergine delle rocce del louvre.
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