Non sappiamo nulla, in realtà, sull’origine del culto per le salme e sul suo rapporto con le idee della vita e della morte. l’origine e il carattere di uno degli aspetti fondamentali della natura umana ci restano sconosciuti. Il fatto di non trovare tracce di riti e di culti a carattere funerario in un insediamento preistorico, di per sé, non costituisce affatto una prova che tali riti e tali culti non esistessero.
I corpi dei defunti potevano ben essere stati distrutti o dispersi del tutto. ma quando un corpo o parti di esso (di solito elementi dello scheletro) risultano sistemati in qualche ordine, riposti in qualche luogo, allora siamo dinanzi a una sepoltura. il rispetto per la morte e la memoria del defunto è uno dei primi e principali segni di una civiltà.
Le forme di tutto ciò, d’altronde, possono essere varie. Principalmente l’inumazione: a contatto diretto con la terra, in modo che il processo di decomposizione consumi il corpo, oppure proteggendolo in modo da preservarne il mantenimento il più possibile; al posto del corpo intero possono essere conservati solo alcuni elementi, mentre altri possono risultare mancanti, il che dà luogo a varie ipotesi, a cominciare dalla necrofagia.
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