Ciò che nella fede ebraica e cristiana è fondamentale e originario, è il parlare di dio all’essere umano. è quanto si legge, per esempio, in un passo paradigmatico del libro del deuteronomio: «interroga i tempi antichi che furono prima di te: dal giorno in cui dio creò l’uomo sulla terra e da un’estremità all’altra dei cieli, vi fu mai una cosa così grande e si è mai sentita una cosa simile? che cioè un popolo abbia ascoltato la voce di dio parlare dal fuoco, come tu l’hai ascoltata, e che sia rimasto vivo?» (dt 4,32-33).
Il dio biblico è il dio uno che si rivela; non è raggiunto dallo sforzo umano di elevarsi a lui e di conoscerlo, ma si rivela, cioè si dona per sua libera iniziativa e volontà. egli non è definito in termini essenzialistici o filosofici, ma relazionali: è il dio di abramo, di isacco, di giacobbe, è il dio dei padri. è il dio che parla e, in tal modo, chiama l’uomo a essere suo partner, nell’ascolto e dunque nella relazione.
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