Il Natale e Superman

di Gilbert Keith Chesterton

Al contrario di quanto ci suggerisce la modernità, celebrare la festa secondo tradizione ci rende completi

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Chi non celebra il natale è un essere umano incompleto. ma non può capirlo, perché non comprende ciò che è l’uomo incompleto, in quanto preferisce parlare di uomo incompiuto. per questo tipo di persone l’uomo non è altro che un animale incompiuto, che passa in vari stadi sempre migliori e più puri; e le tappe di questo percorso consistono principalmente nell’abbandonare diverse cose lungo il cammino.

Così se perde il gusto per la torta natalizia o per la bella musica, se non assapora più il vino e non gioisce di una festa sfarzosa, può fermarsi un attimo a pensare e dire a se stesso: «ora sì che mi sento molto più leggero nel mio viaggio etereo verso il nulla; mi sto incamminando su quel sentiero che conduce in un qualche luogo, che non so dove porti ma che so essere completamente diverso da qui; è ovvio che in questo itinerario anche l’intelligenza più mediocre vedrebbe che sono molto meno umano, mentre l’intelligenza più sublime capirebbe che mi avvio ad essere un superuomo». In questi casi essere incompleti non è un difetto, ma è solo la presa di coscienza di essere mancante di qualcosa. per loro l’uomo è sempre, incurabilmente, in difetto.

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