Una visione della storia ideologicamente oscurata ha inscritto nell’immaginario collettivo la rappresentazione degli anni luminosi del rinascimento come liberazione dai secoli bui del Medioevo. nonostante la vigorosa reazione degli storici intellettualmente onesti, dati alla mano, l’immagine rimane ancora di uso corrente. parte integrante di questa icona deformata è la denuncia di una fede superstiziosa e ottusa, che avrebbe tenuto in ostaggio la cultura e l’arte, sbarrando la strada a ogni progresso civile del pensiero e della scienza. l’umanesimo e il rinascimento, maturati in europa con il decisivo apporto della loro fioritura nel bel paese che abitiamo, sono stati a lungo rappresentati come l’avvento di una rivoluzione culturale, che ha riconsegnato la storia all’umano e l’umano a sé stesso.
La nostra rivista sceglie di non attardarsi ulteriormente sulla disputa dei luoghi comuni, per rilanciare con spirito propositivo i tratti realmente vitali di quello spirito della rinascita che ha letteralmente costruito l’Europa: mettendo a dimora proprio nel nostro paese i semi di una feconda fioritura dell’estetica umanistica della persona e della dignità civile della fede.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Abbonati a Luoghi dell’Infinito per continuare a leggere
La rivista è disponibile in formato cartaceo e digitale
Abbonati alla rivistaSei già registrato? Accedi