Quando, ormai più di quarant’anni fa, venne eletto per la prima volta dopo diversi secoli un papa non italiano, proveniente dai confini orientali della chiesa europea latina, forse non ci si rese conto subito di come e in che direzione questo evento avrebbe mutato il respiro della chiesa cattolica. ma ben presto Giovanni Paolo II ci rese familiari, con un’immagine efficacissima, la chiesa che respira con i due polmoni, l’oriente e l’occidente.
Non solo un modo di dire, ma una convinzione perseguita attraverso viaggi, documenti, dialoghi, ascolto delle diverse tradizioni che, nel mondo latino come in quello bizantino e slavo, per secoli avevano saputo tradurre il messaggio del vangelo con accenti e tonalità diverse ma profondamente complementari. Purtroppo per tutto il secondo millennio cristiano il progressivo estraniamento tra oriente e occidente aveva soffocato il respiro della chiesa, a volte ne aveva resa affannosa la predicazione, impoverendone le potenzialità.
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