Nei Mesi di Antelami la santità del lavoro

di Enzo Gibellato

Il ciclo del Battistero, capolavoro scultoreo del Medioevo italiano, scende a terra e si lascia ammirare in ogni dettaglio

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Si dovrebbe correre a parma, entrare nel suo monumentale battistero e contemplare da vicino, a tu per tu, il ciclo dei dodici potenti rilievi scultorei dei dodici mesi dell’anno, raffiguranti i mestieri che li contraddistinguono, più le due statue dell’inverno, nudo e seduto, e della danzante primavera. Il bellissimo ciclo, opera di benedetto antelami e della sua bottega, realizzato nei primi due decenni del XIII secolo, è in realtà rimasto inconcluso ed è, da quegli anni, peregrinante dentro le mura del battistero.

Infatti, a suo tempo, verso la fine del secondo decennio di quel lontano secolo, accadde che l’antelami e la sua officina abbandonassero parma. per ragioni ancora non chiare, quel cantiere che era in pieno fermento vide gli scalpellini antelamici interrompere il loro lavoro: un vero mistero storico. E i nostri bellissimi mesi rimasero come sospesi, vaganti, senza una precisa collocazione.

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