Esiste un dipinto del compianto jean-marie pirot (1926-2018), noto con il nome d’arte di arcabas, che porta come titolo il sole nel ventre (1984). La tela rappresenta una visione tenerissima e trasfigurata della gravidanza della figlia e appartiene alla collezione privata della famiglia: arcabas non ha mai voluto separarsene. Il dipinto è una delle cose più incantevoli che conservo, con intatta commozione sin dalla prima volta, nella memoria delle mie icone di riferimento. La figura dolcemente stilizzata della donna incinta, morbidamente impressa nei diversi toni dell’azzurro del cielo, fra le colombe dello spirito, si accende nel caldo sole del ventre sorretto e accarezzato con amore. e si rapprende, diventando terra nella parte inferiore della figura, dove le gambe fanno da stelo al fiore caldo del grembo.
Metafora dell’incarnazione: dove il cielo si fa terra, senza perdersi. e dove la terra rimanda a una sorgente della vita che può solo ricevere e trasmettere, non creare. incanto della donna, depositaria di una finezza dell’amore terreno medesimo, che l’uomo non può possedere né consumare, ma solo apprendere.
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