La cultura abbraccia il mondo

di Gianfranco Ravasi

Formare, educare, comunicare: l’università come laboratorio per abitare il presente

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La parola stessa è un emblema: l’universitas suppone un orizzonte circolare che abbraccia i soggetti più diversi. all’inizio a costituirla erano le corporazioni di arti e professioni, poi la corolla si è arricchita dei vari saperi, ben sintetizzati nel termine “enciclopedia” che, come suggerisce l’etimologia, proponeva una paideia, ossia una formazione circolare globale. se stiamo all’accezione attuale, l’università intreccia in sé scienza, didattica e riconoscimento giuridico, anche se ora allo spazio accademico si sostituiscono spesso i viali telematici.

Certo, sarebbe affascinante risalire lungo i secoli all’identificazione dei vari istituti che hanno gestito il sapere, ma sarebbe un’impresa quasi impossibile, perché si dovrebbe inseguire la storia dell’umanità. già nella grecia classica scuole come l’accademia platonica o il liceo aristotelico o la stoà dell’omonimo sistema etico-filosofico stoico ambivano a essere sedi di magisterio e di discepolato. è curioso notare che, ad esempio, il libro della sapienza, un testo biblico greco deuterocanonico composto forse ad Alessandria d’Egitto attorno al 30 a.c., pone sulle labbra di un salomone simbolico quello che probabilmente era il programma dell’insegnamento impartito nel museion di quella città ellenistica.

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