Annunciare il Vangelo nel mondo liquido

di Timothy Radcliffe

Domenico e i suoi discepoli hanno vissuto un tempo di crisi e di grandi cambiamenti: la scelta di vita nel segno della fratellanza e della passione per la verità, l’essere liberi da pregiudizi e aperti all’incontro, sono risposte per i nostri giorni

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Che cosa ci dice oggi san domenico? Si potrebbe pensare che, ottocento anni dopo la sua morte, egli abbia poco da offrire a noi, oggi, cittadini del mondo digitale del ventunesimo secolo. San domenico apparteneva a quel periodo che l’illuminismo europeo chiamava “i secoli bui”, un’epoca, si pensava, di superstizione e autocrazia, di inquisizione e crociate. Eppure le sfide che san domenico si trovava ad affrontare non erano diverse da quelle di oggi e, per questo motivo, i suoi insegnamenti sono ancora rilevanti.

Le città all’epoca di san domenico erano in gran subbuglio. i vecchi rapporti del feudalesimo si stavano indebolendo. la cultura della deferenza era in declino. mercanti come il padre di san francesco d’assisi viaggiavano in tutta europa e anche oltre. Vi era una mini globalizzazione in atto. Era possibile incontrare gente straniera. idee nuove circolavano nelle università, nate nella prima metà del XII secolo. In questo mondo “fluido” le persone si facevano domande sulla loro identità.

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