Nel 1123 si tenne a roma il concilio lateranense i, il primo ecumenico della chiesa d’occidente. durante i suoi lavori furono ribadite le linee di fondo della nuova concezione di una chiesa gerarchicamente organizzata sotto la guida del papa, al quale tutti i vescovi si riconoscevano ormai subordinati. il travaglio che aveva colpito le istituzioni politiche ed ecclesiastiche nell’xi secolo aveva portato alcune modifiche nell’àmbito della predicazione e, più in generale, del rapporto tra clero e laici. le decisioni conciliari non risolvevano però il problema della cura animarum, la cura delle anime, che anzi sembrava in procinto di emergere con nuove istanze e nuove esigenze.
Mancava una riforma effettiva della predicazione che, oltre a definirne le competenze, riuscisse a mutarne i contenuti, aggiornandoli ai tempi. Di fronte a queste carenze, i laici reclamavano in modo sempre crescente un proprio ruolo all’interno della vita religiosa, scontrandosi però con la necessità, proclamata dal clero, di mantenere un controllo sui contenuti – e dunque sulla conformità alle dottrine della chiesa – della predicazione.
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