"Se fossi venuto a pavia avresti visto la tomba di Agostino..."Sono le parole con cui petrarca nella sua lettera del 22 dicembre 1365 rappresentava a boccaccio, invitato a fargli visita a pavia, la santa, illuminante presenza di sant’agostino nella basilica romanica di san pietro in ciel d’oro a pavia.
La grande chiesa monastica a tre navate, allora probabilmente coperta da semplici capriate lignee in vista e non dalle volte in muratura quattrocentesche che vediamo oggi, doveva essere un luogo a lui familiare, a pochi passi dal castello visconteo in cui più volte fu ospite. Ma l’arca di bianco marmo non poté vederla, perché solo da poco iniziata, in un ambiente laterale alla chiesa, dove rimase per quasi quattro secoli.
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